L’ultima puntata di Non è l’Arena di Massimo Giletti, andata in onda domenica 5 giugno, è stata a dir poco turbolenta. Proviamo a scoprire di più su quanto accaduto.
Massimo Giletti per l’ultima puntata di Non è l’Arena, talk show in onda su La7, ha deciso di condurre la trasmissione in collegamento da Mosca. La scelta del giornalista ha dato il via a numerose polemiche e critiche nei suoi confronti, come già accaduto in passato a causa di alcune controverse decisioni prese dallo stesso conduttore.
Durante la puntata di ieri, domenica 5 giugno, Giletti ha deciso di recarsi a Mosca dove ha condotto l’appuntamento con il talk show in collegamento direttamente da Piazza Rossa con alle spalle il palazzo del Cremlino. Il giornalista ha avuto modo di intervistare la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova. All’intervista hanno assistito gli ospiti in studio e in collegamento tra cui lo speaker radiofonico Massimo Cacciari, la giornalista e conduttrice Myrta Merlino e il direttore di Libero Alessandro Sallusti.
La spedizione russa di Massimo Giletti non sembra essere stata molto apprezzata da una parte dei telespettatori e anche dei presenti in studio. Le domande del giornalista rivolte a Maria Zacharova portavoce di Sergej Lavrov, ministro degli affari esteri russi e uomo molto vicino a Putin, sono state percepite come banali e semplicistiche dalla stessa ospite e soprattutto recepite dal pubblico e da molti colleghi dello stesso Giletti come prive di qualsiasi volontà di informare.
Durante la puntata di Non è l’Arena, la situazione è precipitata subito dopo la fine dell’intervista di Massimo Giletti, quando è intervenuto Alessandro Sallusti. Il direttore di Libero ha espresso senza troppi giri di parole la propria opinione, criticando aspramente il conduttore per le domande poste. “[…] in quel palazzo alle tue spalle, e faresti bene a ricordarlo a chi ti sta di fianco – ha dichiarato Sallusti riferendosi al Cremlino – sono stati organizzati, decisi e messi in pratica i peggiori crimini contro l’umanità del secolo scorso e di questo secolo: quello è un palazzo di merda“.
“Immaginavo – ha proseguito il giornalista – che tu facessi qualcosa, intervistando Putin o un ministro, un qualcosa per cui noi dovevamo andare fieri della nostra libertà di informazione, e invece mi ritrovo qui, in un asservimento totale alla peggiore propaganda che possa esserci”.
Delle parole decisamente critiche nei confronti di Non è l’Arena e di Massimo Gilletti che sono culminate con la decisione di Sallusti di lasciare la trasmissione. Prima di chiudere il collegamento il direttore di Libero non ha però dimenticato di precisare come sia un estimatore del lavoro di Giletti, nonostante non abbia particolarmente apprezzato questa scelta.
Concluso il duro intervento di Sallusti, la situazione nel programma in onda su la7 sembra essere precipitata. Giletti, infatti, è stato colto da un improvviso malore costringendo la collega, Myrta Merlino, ospite in studio, a intervenire e prendere le redini della trasmissione. Dopo essersi ripreso il conduttore è tornato in video dichiarando di essere stato colto da un calo di zuccheri.
La puntata di ieri, domenica 5 giugno, di Non è l’Arena continua a far parlare di sé ricevendo numerose critiche da parte di utenti del web e giornalisti che non sembrano aver gradito le scelte fatte da Massimo Giletti. Il conduttore già in passato era stato criticato per le sue posizioni riguardo la guerra in Ucraina e in passato per i suoi servizi riguardanti la pandemia, che come nel caso del conflitto avevano fatto discutere per la decisione di coinvolgere e dare spazio a ospiti con opinioni controverse ma senza alcun titolo o competenza dimostrabile a proposito dell’argomento trattato.
Giletti ha in più occasioni parlato di queste sue scelte come della volontà di dare spazio a tutti e offrire un’informazione libera ai propri telespettatori. Ma i nomi coinvolti dallo stesso giornalista in buona parte dei casi sono degli opinionisti più che degli esperti dell’argomento, che non hanno nulla di diverso da chi la mattina commenta i fatti del giorno con i colleghi davanti a un caffè. Per questo motivo dietro la maschera dell’informazione libera sembra celarsi la volontà di portare avanti un programma di intrattenimento.