Una testimonianza choc da parte di Vittoria Deganello in merito a quanto accaduto all’ex corteggiatrice, ecco cosa le hanno chiesto, attraverso il suo racconto relativo ad un fatto con cui convive da qualche tempo, vale a dire la gravidanza.
Si era fatta conoscere ad Uomini e Donne come corteggiatrice del tronista Matteo Marciano, riuscendo nel corso delle puntate a conquistarlo, vivendo una storia con il ragazzo al di fuori del programma.
Una volta terminata la sua avventura nella trasmissione condotta da Maria De Filippi, la ragazza veronese continuerà la sua relazione con Marciano, ma dopo pochi mesi arriva la rottura della coppia.
In seguito, Vittoria Deganello avrà una storia con il calciatore Alessandro Murgia, ma con l’attuale centrocampista della SPAL è finita. Sui social, dove è sempre stata molto attiva, ha annunciato di aspettare un bebè, ma di raccontare come sarà lei da sola a crescerlo nelle sue prime fasi di vita.
Quando è arrivato l’annuncio, in molti si sono chiesti chi sia il padre, in quanto l’ex protagonista di Uomini e Donne è ritornata da qualche tempo single, ma sino ad ora la diretta interessata non ha fornito alcun nome.
Il maggior sospettato rimane Alessandro Murgia, di certo chi ha messo incinta la Deganello non si è voluto prendere la responsabilità di diventare padre, ma dalla stessa influencer veneta sarebbe emerso un nuovo fatto.
Sempre sul suo profilo social, l’ex corteggiatriche ha rivelato: “Dal giorno stesso mi è stato detto di abortire. lui il figlio non lo voleva ed in questo modo sarebbe stato tutto più semplice. Me lo ha chiesto con grande superficialità, tutto questo dopo aver costruito qualcosa di meraviglioso. Mi sono fidata di una persona che adesso non so chi sia“.
Questo è stato il suo post molto sincero ed al tempo stesso molto critico nei confronti di chi l’ha messa incinta. Alla fine, la decisione da parte di Vittoria Deganaello è stata netta e chiara, ad interrompere la gravidanza ed abortire non ci ha pensato minimanente, scegliendo di crescere da sola il nuovo nascituro.