A “Non è l’Arena”, Memo Remigi ritorna sulla vicenda che ha determinato la sua espulsione dal programma “Oggi è un altro giorno”.
A distanza di un mese dall’accaduto, Memo Remigi torna a parlare dell’episodio che l’ha visto protagonista nel salotto di Serena Bortone e che ha determinato la sua immediata estromissione dal programma.
Com’è ormai noto, la colpa di cui si è macchiato il cantante è quella di molestie nei confronti di Jessica Morlacchi. Durante la diretta, infatti, ha ben pensato di allungare la mano verso il fondoschiena della collega, visibilmente scioccata e infastidita dal gesto.
Ospite al talk show di Massimo Giletti, “Non è l’Arena”, Memo Remigi ha voluto raccontare la sua versione dei fatti, attraverso la quale ha ribadito la sua convinzione di non essere nel torto e che, anzi, non si possa parlare affatto di molestia, come se un fatto oggettivo potesse diventare qualcosa di liberamente e soggettivamente interpretabile.
Memo Remigi non sembra affatto essere tornato sui suoi passi né aver preso minimamente coscienza del gesto compiuto. Anzi, dopo aver rivisto la clip incriminata nel salotto di Massimo Giletti, ha ribadito quanto dichiarato subito dopo l’accaduto: “Ti assicuro che non è stata una molestia!”. E ha continuato, difendendo la sua posizione: “Mi fa un effetto strano. Ho fatto questo gesto stupido… Lavoriamo insieme da un paio d’anni, c’è una grande complicità e soprattutto una grande amicizia, Jessica è una ragazza molto divertente…Io la tenevo con la mano sulla spalla e poi scherzosamente, senza pensare che potessi creare tutto questo pandemonio, è scivolata la mano sulla natica. Lei mi ha dato un piccolo schiaffo sulla mano, l’ha presa e l’ha spostata davanti. E allora, se in questo frangente lei si fosse così risentita o offesa, io alla fine della trasmissione le avrei senz’altro chiesto scusa, ma non mi è stato detto niente. Forse un po’ di soggezione? Ma non può esserci, io mi sono reso sempre disponibile nei suoi confronti e nei confronti di tutti gli amici con i quali abbiamo condiviso questi ultimi due anni”.
Di perplessità Memo Remigi ne ha espresse anche nei confronti di Serena Bortone, “una grande professionista” come sottolineato da Massimo Giletti, che però per il cantante avrebbe avuto la colpa di non essersi fatta più sentire dopo il fatto, “nemmeno una telefonata”. Di quanto accaduto il cantante proprio non riesce a farsene una ragione: “Non riesco a capire questo atteggiamento, sono stato con lei due anni tra gli affetti stabili e nemmeno una chiamata. Io ho sentito solo i vertici Rai. Ho fatto una grande fesseria, però potevano chiamarmi e dirmi: ‘Guarda, hai fatto questo e questo e dobbiamo prendere provvedimenti’. Potevano sentire la mia versione”. Come se, ancora, una molestia potesse avere diverse interpretazioni, come se una prospettiva potesse cambiarne la sostanza. Eppure sembra essere necessario ribadirlo: una molestia è una molestia.