Durante la prima edizione di X Factor il pubblico da casa aveva apprezzato il suo talento da tenore: si è spento l’amato cantante palermitano. Ecco di chi si tratta.
Nel lontano 2008 su Rai due approdò un nuovo talent show, X Factor, che, nella formula e nel format, si ispirava alla trasmissione britannica.
Immediatamente riscosse molto successo: X Factor portava sul palcoscenico dei gruppi emergenti o solo dei cantanti, caratterizzati da grande talento musicale. Le loro performances venivano messe al vaglio dei giudici che, per la prima edizione, erano Simona Ventura, Morgan, Mara Maionchi. A presentare c’era Francesco Facchinetti.
Fu in quell’occasione che il pubblico da casa e la platea dei giudici conobbero e riconobbero il valore artistico di Sei Ottavi e del suo tenore e vocalist percussionist, Kristian Cipolla. Il sogno del cantante siciliano durò fino alla nona puntata quando, poi, venne eliminato, pur avendo fatto breccia nel cuore di molti. Ad un passo dalla semi finale, però, la band riuscì a farsi valere per le proprie capacità.
Gli italiani appassionati del talent show di Rai due, e soprattutto i suoi conterranei siciliani, ricordano perfettamente il bravissimo cantante di Palermo, Kristian Andrew Thomas Cipolla, tenore dei Sei Ottavi, che partecipò a X Factor.
Il 42enne, dopo una breve malattia, si è spento a Palermo, lasciando un’intera città sotto choc. Nella sua Sicilia, Kristian Cipolla era un’artista molto noto, riconosciuto come leader del gruppo, soprattutto per la sua abilità di cantare a cappella, rivelandosi una delle migliori voci del palermitano.
La musica è stata la colonna portante della vita di Cipolla, alla quale ha dedicato tantissimo tempo sia come tenore, che come insegnante. Per questo motivo, alla notizia inaspettata della sua morte, sono arrivati tantissimi messaggi di cordoglio da parte dei suoi fan e di tutte le persone che gli volevano bene.
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Spulciando il profilo ufficiale di Facebook del grande cantante Kristian Cipolla, si nota come sia ricco di messaggi positivi e di speranza, oltre a tantissimi commenti e pensieri destinati alla musica.
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Un post in particolare colpisce, perché descrive nel profondo l’immensità dell’uomo, oltre che artista. Qualche mese fa, infatti, Cipolla rifletteva su come gli uomini, nella fascia d’età tra i 40 e i 50 anni, tendono ad omologarsi alle etichette e si identificano come ‘padre’, ‘avvocato’ o ‘socio’. “Io mi sento sempre Kri Kri e non riesco proprio a rivestire un ruolo… “ scriveva il cantante, rimarcando l’importanza della propria identità, oltre le maschere.