Ad oggi, Alfonso Signorini è un affermato giornalista, un professionista di grande successo e un uomo che ha capito chi è, che cosa vuole e non ha paura di mostrarlo. Ma quanto gli è costato il percorso che lo ha portato ad arrivare fino a qui?
Convivere con un grande segreto senza avere la libertà di poterlo condividere con qualcuno è una cosa che, a lungo andare, può diventare un macigno insopportabile. Fingere, per anni, di essere altro rispetto a ciò che si è davvero, può logorare la mente e il cuore.
Ci vuole tanto coraggio e tanta forza di volontà per superare tutto questo, e ancora di più ne serve per parlarne pubblicamente, così come ha scelto di fare il celebre giornalista Alfonso Signorini.
Con un editoriale pubblicato sulla rivista da lui diretta, Chi, il conduttore ha voluto condividere con i suoi lettori uno scorcio del suo passato, inerente al periodo precedente al suo coming out. Ecco, dunque, il racconto di Signorini.
Il buio prima della luce
Alfonso Signorini è sempre stato un uomo molto riservato. Nonostante la sua estrema popolarità, infatti, il giornalista ha sempre cercato di tenere per sé la propria vita privata, proteggendo e preservando il suo “io” più recondito. Di recente, però, nell’ultimo numero del settimanale da lui diretto, Chi, Alfonso ha deciso di raccontare un po’ di sé, del suo passato, e del percorso che ha dovuto intraprendere, molti anni fa, prima di riuscire a parlare apertamente della sua omosessualità.
Per fare ciò, Signorini ha scritto un meraviglioso editoriale nel quale ha racchiuso pensieri, racconti ed emozioni: “Per anni, per sentirmi meno isolato e più integrato, ho fatto quel che non avrei mai voluto fare. Ho imparato a dire parolacce, perché così facevano i maschi del mio quartiere, ho portato le ragazze in camporella e me ne sono pure vantato con gli amici. Ma per me sognavo altro, guardavo sottocchio i compagni più carini, quelli che avevano dietro di loro un codazzo di ragazze, e abbassavo immediatamente gli occhi quando i nostri sguardi si incrociavano nel timore che qualcuno di loro se ne accorgesse”. Infine, con grande consapevolezza e un velo di malinconia, Alfonso Signorini ha affermato quanto segue: “Non voglio parlarvi delle sofferenze che ho patito, me le tengo per me: mi hanno aiutato a essere quello che sono e, alla fine, le ringrazio pure”.
Un pensiero ai traguardi del presente
La nostra epoca, per fortuna, ci sta insegnando un concetto fondamentale, ovvero, quanto sia importante amare chi si vuole, senza temere di essere additati e giudicati. C’è ancora molta strada da fare, è vero, ma la direzione intrapresa sembra essere quella giusta.
Alfonso Signorini, a tal proposito, ha voluto dedicare un pensiero nel suo editoriale anche alle nozze da poco celebrate tra Alberto Matano e il suo compagno, l’avvocato Riccardo Mannino: “Il matrimonio di Alberto e Riccardo è davvero una conquista. Una conquista che ci fa andare a testa alta. E che ci insegna, se mai ce ne fosse bisogno, che l’Amore, quello vero, è uno solo. Ed è quello che rende questa vita unica e straordinaria“.