La giornalista di La7, conduttrice di Otto e Mezzo, ha parlato delle ultime settimane molto complicate a causa del Covid. Ecco il suo racconto.
Lei è una delle conduttrici e giornaliste televisive più amate e note del piccolo schermo, al timone di diversi anni di uno dei talk più seguiti ed apprezzati della tv, ovvero Otto e Mezzo in onda pre-serale su La7.
Stiamo parlando chiaramente di Lilli Gruber. Nelle ultime settimane, la giornalista è stata affetta da Covid-19 ed è stata sostituita, dal 2 al 10 giugno, dal collega Giovanni Floris, già conduttore di Di Martedì, sempre su La7 in prima serata.
Oggi Lilli Gruber è tornata alla conduzione, anche se in collegamento da casa, ma ha raccontato di aver vissuto giorni molto complicati, dal momento che il Covid si è manifestato in una delle sue forme più aggressive. Ecco le sue parole.
Il racconto di Lilli Gruber
Nel corso di un’intervista rilasciata a Un giorno da pecora, noto programma radiofonico di Rai Radio1, condotto da Francesca Fagnani e Giorgio Lauro, Lilli Gruber ha parlato del Covid e dei giorni durissimi della malattia. La conduttrice di Otto e Mezzo ha spiegato come è avvenuto il contagio: “Una sera di due settimane e mezzo fa eravamo a cena con una quindicina di amici. C’era anche un’americana, che conosco, appena arrivata da Davos. Siamo stati contagiati praticamente tutti ad eccezione di chi aveva avuto il virus pochi mesi prima”. E ancora: “Alla fine della cena ci siamo, purtroppo, abbracciati. Io sono sempre stata iper attenta, sono arrabbiata con me stessa e con la leggerezza di tutti gli altri perché il Covid non è affatto sparito”.
Giorni molto difficili
Lilli Gruber ha poi parlato della malattia e degli effetti del Covid: “Febbre a 38 e mezzo, tosse, mal di gola, mal di testa, anche la perdita del gusto che per fortuna ho riacquistato. È stata una brutta esperienza, sento ancora molta stanchezza e molta fiacca. Ero arrivata a 44 chili, ora mi sono rimessa all’ingrasso”.
Infine la conduttrice ha voluto ringraziare il collega Giovanni Floris per la sostituzione nei giorni più difficili: “Voglio ringraziare Giovanni perché è gentile, preparato e solidale come sempre, oltre che bravissimo. Devo dire che i primi giorni di Covid non sono riuscita a guardare nulla, ero a letto ammalata, poi l’ho visto e ho apprezzato il suo garbo e la sua professionalità”.