I Maneskin sono uno dei gruppi più amati al mondo. Il loro ultimo singolo “The Loneliest” ha riscosso un incredibile successo, scalando le classifiche internazionali. Il video del brano è piaciuto tantissimo e, proprio in relazione alla clip Damiano ha rivelato un dettaglio sconvolgente.
Damiano dei Maneskin: “Ho rischiato di morire sul set”
Damiano dei Maneskin ha rivelato un aneddoto spiacevole che ha spiazzato i fan. Il frontman della band ha infatti raccontato di aver rischiato sul set. “Mi hanno messo dei pesi, ma per le prime due o tre take hanno esagerato con questi pesi e ho pensato che sarei morto sul serio”.
Come si legge su “Rolling Stone”, Damiano ha girato una scena sott’acqua e c’è stato un inconveniente che avrebbe potuto costargli caro. Fortunatamente è andato tutto bene e per il frontman dei Maneskin, l’episodio è solo un ricordo.
“The Loneliest è un singolo a cui teniamo particolarmente, molto personale, in cui speriamo che tanti possano ritrovarsi. Lo abbiamo suonato per la prima volta a Londra, durante un concerto a sorpresa, e vedere il coinvolgimento dei fan ha significato tanto per noi”.
Maneskin confessano: “Stiamo vivendo un anno frenetico”
La band ha poi detto: “Stiamo vivendo un anno frenetico, costantemente in giro per il mondo fra live e festival, in cui stiamo avendo l’opportunità di conoscere tutti i nostri fan, dal Giappone all’America fino all’Europa e non solo. Siamo pronti a continuare la nostra tournée e a pubblicare nuova musica nel 2023″.
I Maneskin hanno poi aggiunto: “Ha una forte carica emotiva, essendo una via di mezzo tra una lettera d’amore, un addio e un testamento. È quel che diresti alle persone a cui vuoi bene quando qualcosa di bello finisce. È un testo importante per noi: esprime un messaggio d’amore universale. La canzone è un modo per superare la mancanza di qualcuno e, in definitiva, la solitudine. Qualcosa che tutti hanno provato in un modo o nell’altro. Si sente la lotta alla nostalgia e al dolore fino al grido d’amore catartico finale. Fare questa canzone è stata un’esperienza di guarigione”.