A Verissimo racconto choc da parte di Valeria Fabrizi, ecco di cosa ha fatto riferimento l’attrice nel programma condotto da Silvia Toffanin riguardo al suo passato.
Si è raccontata in una lunga intervista a Verissimo, Valeria Fabrizi, la cui carriera è molto lunga e piena di successi, vantando collaborazioni con i registi principali del cinema e del teatro italiano, recitando a veri e propri monumenti come Totò e Carlo Dapporto, oltre alla nota amicizia con il collega Walter Chiari.
Nel corso degli anni si è dedicata anche al mondo dello spettacolo e della musica e dal 1964 è stata legata dal matrimonio con Tata Giacobetti, tra i componenti del Quartetto Cetra, venuto a mancare nel 1988, dal cantante ha avuto una figlia di nome Giorgia.
Negli ultimi tempi ha continuato a fare film per il cinema ed il teatro e nel 2021 si misurò come ballerina, partecipando al talent Ballando con le stelle. Prima però della sua gloriosa carriera, Valeria Fabrizi non ha avuto una vita facile, essendo orfana di guerra, ma durante la sua infanzia, il rapporto con il padre è stato alquanto complesso, come da lei stesso raccontato in trasmissione.
Cosa ha dichiarato
Tra le ospiti in questo fine settimana a Verissimo, l’attrice nata a Verona ha svelato fatti in parte inediti riguardanti il suo padre davanti alla Toffanin, in un’intervista particolarmente toccante.
Ecco quali sono state le parole di Valeria Fabrizi discutendo della figura di suo padre: “Era un bell’uomo e si rivelò poi un donnaiolo, inoltre con mia madre era manesco, una volta la prese a schiaffi quando si trovava incinta”.
Le sue parole
La vita del padre terminò però nel modo più brutale possibile, essendo stato tenuto prigioniero durante la Seconda Guerra Mondiale, già in passato l’attrice aveva avuto modo di raccontare la sua storia.
In questo caso ha fornito ulteriori dettagli su quanto accaduto in quella tragica giornata: “Lui è morto mentre tentava di fuggire da un campo di concentramento, dove poi venne fucilato“. Questa la testimonianza di Valeria Fabrizi sulla sua infanzia particolarmente difficile, dalla quale si è però ripresa nel corso del tempo.