La bellissima figlia di Albano Carrisi e Loredana Lecciso, Jasmine ha reso delle dichiarazioni spiazzanti. Infatti a vederla nessuno avrebbe mai detto che nel suo passato ci fossero stati degli eventi così tanto delicati. La giovane, seppur con molta forza ha superato dei momenti difficilissimi ed ha confessato di essersi lasciata alle spalle il brutto ricordo legato a quegli eventi, grazie alla psicoterapia.
Al Bano , la figlia Jasmine si racconta, le sue parole fanno il giro della rete
Jasmine è figlia di Loredana Lecciso e di Albano Carrisi, sui social è molto seguita e si diventa di interagire, come tutti i suoi coetanei con i followers. Nel corso di un’intervista rilasciata di recente al settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini ha svelato alcune parti del suo passato che non sono stati affatto semplici.
Jasmine ha infatti raccontato di essere stata vittima di bullismo. “Anch’io sono stata bullizzata, derisa, offesa. Insomma non è stata una passeggiata fin qui”.
La Carrisi ha infatti raccontato che il primo episodio risale alle elementari quando, un amico ha iniziato a deriderla per la situazione relazionale che stavano vivendo i suoi genitori. “Uno shock, perché i miei fino a quel momento mi avevano sempre tutelato dal gossip che ruotava intorno alla nostra famiglia”.
Jasmine Carrisi confessa: “Sognavo a fasi alterne di sparire”
Le parole del suo compagno di classe l’hanno fortemente destabilizzata, tanto che è arrivata a provare una forte insofferenza verso la sua vita e a rivolgere parole poco carine verso se stessa.
“Sognavo a fasi alterne di sparire”- ha raccontato la bellissima Jasmine che però, con successo è riuscito a lasciarsi tutto alle spalle. “Il merito della psicoterapia. Ma è stato un lavoro lungo”.
La figlia di Albano e della showgirl Loredana Lecciso ha poi continuato rivelando: “mi sono avvicinata quando avevo 13 anni, poi per paura di essere associata a qualcosa che non conoscevo ho rimandato”.
Nonostante abbia solo 21 anni Jasmine ha lanciato un appello importante a tutti i suoi coetanei, quello dell’accettazione, della consapevolezza delle proprie fragilità e del bisogno di non demonizzarle.
“Ho imparato l’importanza dell’accettazione. Per troppo tempo mi sono colpevolizzata per gli errori passati chiusi-chi”. Poi una ammissione importante: “impazzivo all’idea che tutti avessero un’immagine più delle volte sbagliate e sgradevole della mia famiglia”- ha detto.