Una notizia ha fatto immediatamente il giro della rete. Harry infatti si è scagliato contro i tabloid inglesi, l’accusa è davvero pesante e questa volta anche i fan dei duchi hanno pensato che si tratti di parole pesanti.
Harry è una furia, il duca questa volta ha esagerato? Ecco cosa è accaduto
Il Principe Harry forse questa volta ha esagerato? Se lo stanno chiedendo in tantissimi, dato che di recente ha rilasciato delle dichiarazioni davvero pesanti. Il figlio di Carlo ha infatti puntato il dito contro la stampa britannica, il duca di Sussex ha infatti dichiarato che i tabloid abbiano in qualche modo avuto un effetto sull’aborto di Meghan, che sarebbe stata pressata per lungo tempo.
Nel 2020 infatti Meghan ha subito un aborto spontaneo, le sue parole al New York Times furono chiare. Ora il Principe Harry è tornato sulla faccenda, svelando cosa pensa realmente. “Quell’aborto fu causato dallo stress legato alla battaglia legale contro i tabloid britannici”- ha dichiarato Harry.
“Ora sappiamo con certezza che l’aborto spontaneo è stato causato da tutto ciò? Naturalmente no, non lo sappiamo“- ha continuato. Ma ha poi aggiunto: “La causa sono loro, tenendo presente lo stress causato dalla mancanza di sonno, tenendo presente le settimane di gravidanza di Meghan e tutto quello che ho visto coi miei occhi”.
Harry, le parole del principe fanno il giro della rete, ecco cosa sta accadendo
Le parole del Principe hanno fatto immediatamente il giro del mondo, ed alcuni hanno azzardato che le sue dichiarazioni sono state fin troppo pesanti ed inopportune, tanto da sollevato polemiche. Dall’altro lato i fan dei due duchi hanno avallato la sua ipotesi, sostenendo che nei loro confronti ad un certo punto ci sia stata una vera e propria “gogna mediatica”, pressandoli e stressandoli.
Meghan ha subito per sua ammissione una forte pressione ed un conseguente nervosismo, ma come ha chiarito lo stesso Herry non si può certo affermare con certezza se ci sia un nesso tra il suo aborto spontaneo e l’attenzione che i media le hanno rivolto.
