Ieri sera si è consumato l’addio della storica trasmissione Quelli che…, il giornalista Marco Mazzocchi ha spiegato come la decisione sia dipesa dal calcio spezzatino proposto nelle ultime stagioni del campionato italiano di calcio.
La storia della trasmissione
Era il 16 settembre del 1993 quando partì un nuovo ed originale programma in cui si univa con Quelli che il calcio il mondo del pallone all’intrattenimento, raccontando gli incontri del campionato di calcio attraverso i tifosi delle varie squadre di Serie A. Alla conduzione del programma vi era Fabio Fazio, insieme a lui Marino Bartoletti e Carlo Sassi.
Nei primi anni sono stati diversi i personaggi del programma, tra cui Idris, Takheide, Suor Paola, senza dimenticare i comici presenti, tra cui Teo Teocoli ed Anna Marchesini, a cui poi si aggiunsero Maurizio Crozza e Gene Gnocchi, diventati poi fissi con Simona Ventura, la quale prese il testimone da Fazio, conducendo Quelli che il calcio dal 2001 fino al 2011. Nelle ultime stagioni si sono avvicendati nella conduzione della trasmissione Victoria Cabello, Nicola Savino e per finire Luca e Paolo.
Le parole di Marco Mazzocchi sull’ultima puntata del programma
Con il campionato italiano spezzato in più segmenti, le partite da seguire in contemporanea alla trasmissione sono state sempre meno e raramente riguardavano i big match, ragion per cui la rete aveva deciso di modificare il programma, a partire dal togliere il calcio nel titolo, fino a modificare la collocazione nel palinsesto di Rai 2, prima al lunedì sera poi al giovedì, scelta rivelatasi nefasta, visti gli ascolti.
Proprio per questo motivo, la puntata del 2 dicembre è stata l’ultima di sempre, a distanza di 28 anni da quella d’esordio. Il giornalista Marco Mazzocchi, presente nel cast di Quelli che…, ha scritto sui social: “Sapevamo di rischiare uscendo dalla comfort zone della domenica pomeriggio, la decisione è stata presa per via del calcio spezzatino. Mi dispiace soprattutto per chi aveva scelto questo programma al posto di altre possibilità”. Il diretto interessato ha poi ringraziato il gruppo con cui ha avuto l’onore di lavorare in questo lasso di tempo.