Il racconto shock di Paola Ferrari: “Sono scappata, per tre volte ha tentato di uccidermi”

La qualità dell’infanzia trascorsa è determinante per la formazione della persona. I bambini che crescono in un ambiente gioioso e con una famiglia unita diventeranno adulti sereni e in pace con sé stessi; i bambini che, al contrario, trascorrono un’infanzia turbolenta, sono soliti convivere con quelle ferite per tutta la vita.

Non tutti i personaggi dello spettacolo hanno piacere a condividere con il pubblico il proprio passato, specie quando questo rappresenta un periodo buio del proprio percorso di vita. Nella puntata di Verissimo che andrà in onda questo pomeriggio, tuttavia, la giornalista sportiva Paola Ferrari si racconterà a cuore aperto, confessando a Silvia Toffanin un dettaglio della sua infanzia di cui non ha mai voluto parlare. Scopriamo insieme le parole di Paola riguardanti il difficile rapporto con la sua mamma.

Una piccola bambina con un grande coraggio

Non si smette mai di essere figli. Per tutta la vita, nei momenti di sconforto e in quelli di estrema felicità, andiamo in cerca dell’appoggio, della complicità dell’amore che solo un genitore sa dare. Questo, tuttavia, è un tema molto delicato da trattare per Paola Ferrari, la quale a soli 16 anni si è trovata costretta ad affrontare una battaglia a cui nessun adolescente dovrebbe mai essere esposto: la lotta contro la malattia mentale di sua madre, e contro tutto ciò che essa ha comportato nella vita della piccola Paola.

Ecco un estratto dell’intervista che la giornalista ha rilasciato a Silvia Toffanin che andrà in onda questo pomeriggio, sabato 4 dicembre, durante la puntata di Verissimo: “Ho vissuto un incubo. Avevo una madre con dei problemi mentali seri: ha cercato per ben tre volte di uccidermi quando ero piccola. Poi sono riuscita a difendermi e a scappare via di casa. Ero sola, mio padre era assente e non avevo fratelli che mi proteggessero. È stato un trauma molto difficile da superare”.

Ferite come quelle di Paola sono difficili da rimarginare, e ancora più difficile è perdonare, nonostante l’amore naturale di un figlio nei confronti di un genitore. A tal proposito, Paola ha aggiunto: “Mi rammarico di non essere riuscita a perdonarla, nonostante lei me lo avesse chiesto. Quando poi mia mamma è venuta a mancare mi sono sentita in colpa. Su certe cose non riesco a voltare pagina”. Negli anni si può imparare a convivere con i propri ricordi, si può imparare a metabolizzare meglio il dolore e, magari, incanalarlo e utilizzarlo come forza motrice per andare avanti e realizzare i propri sogni, ma non si potranno mai, mai dimenticare.

La paura e la difficoltà di diventare mamma

È comprensibile quanto, in maniera involontaria, le ferite del passato si ripercuotano sul nostro futuro. Quando aveva 16 anni Paola Ferrari è scappata via dalla sua mamma: questo deve aver creato un grande trauma nel cuore dell’adolescente di allora, alimentato fino al giorno in cui Paola non è diventata mamma a sua volta.

Durante la chiacchierata con Silvia Toffanin, la giornalista sportiva ha rivelato, inoltre, in che modo ha vissuto il periodo della gravidanza: “Non avevo istinto materno, volevo solo lavorare. La gravidanza non è stato un periodo felice, non ero me stessa. Alla fine, ho fatto pace con tutte le mie paure e quando sono nati i miei figli è nato un amore fortissimo”.

 

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