Ricordate Lupe, protagonista di Vite al Limite? Eccola oggi
La storia di Lupe, arrivata nella clinica del Dottor Nowzaradan con 291kg: la sua nuova vita dopo Vite al Limite.
Nel corso di nove stagione abbia sentito, e visto, tantissime storie. Alcune di queste hanno avuto un felice epilogo, altre molto meno. Di certo, la serie ambientata nella clinica del Texas del Dottor Nowzaradan ha colpito il grande pubblico televisivo.
Alcuni dei partecipanti allo show Vite al Limite, che si sottopongono alle cure del dottore di origini iraniane a Dallas, riescono a vincere la loro battaglia contro l’obesità. Altri invece si interrompono a metà strada, alcuni non raggiungono la metà.
Il programma ha ricevuto tantissime critiche negli anni, accusato di spettacolarizzare il dolore che vivono tante persone affette da grave forme di obesità. Così, Real Time, ha voluto raccontare le vite cambiate, e per certi versi salvate, dal Dottor Nowzaradan con uno speciale Vite al Limite e poi.
La storia di Lupe
Parliamo oggi di una delle protagoniste dello show, Lupita, chiamata Lupe. La donna, allora 39enne, aveva raggiunto il peso di 291kg. Una condizione che ormai non le permetteva di lasciare il letto, con gravi ripercussione sul sistema cardio-circolatorio. Un percorso, quello di Lupe, davvero altalenante, influenzato allora dai continui litigi con il fidanzato dell’epoca. I due si lasceranno proprio durante i mesi di cure, ma Lupe riuscirà a non abbattersi. A fine anno, infatti, perderà i chili necessari per sottoporsi ad un intervento di bypass gastrico. La donna, perderà 136kg, raggiungendo i 150kg nelle settimane seguenti. Da lì, non si è più fermata. Oggi Lupe sta continuando le sue cure, ma ha ripreso in mano la sua vita. Ha anche ritrovato l’amore, con un uomo di nome Andrew. La donna, è poi tornata nella clinica di Houston per ringraziare il Dottor Nowzaradan.
Le parole del Dottor Nowzaradan
Nel corso di un’intervista rilasciata al magazine People, il medico iraniano naturalizzato statunitense, ha parlato di un aspetto fondamentale delle cure, ovvero il lato psicologico del paziente. Ha raccontato Nowzaradan: “Molti miei pazienti rifiutano di ammettere di avere un problema, e per questo negano di mangiare come risposta compulsiva alle loro emozioni. Negando di avere dei problemi anche psicologici, non fanno altro che consolarsi con il cibo, facendo in modo che il loro stesso disordine diventi per loro la cura”.
E ancora: “Per dimagrire, non occorre soltanto perdere peso ma soprattutto rendersi conto di quanto ci si debba concentrare sulla propria psicologia”.