Come funziona, e quali sono i benefici apportati, la dieta della camminata che sta spopolando sul web? Scopriamolo insieme.
Le autrici del libro che hanno reso celebre la dieta della camminata svelano i segreti dietro questa nuova e innovativa idea di dimagrimento. Ecco cosa hanno detto.
Nel corso della nostra quotidianità, pur conoscendo bene i benefici della corsa – ma anche di una semplice camminata – non riusciamo a trovare il tempo da dedicare all’attività fisica.
E pensare che basterebbero appena 30 minuti di camminata per rivoluzionare il nostro stile di vita ed abbattere alcune poco sane abitudini che ormai facciamo fatica a lasciare andare.
La biologa Sara Cordara e la nutrizionista Lura Avalle, nel loro ultimo libro, La dieta della camminata, ci spiegano i benefici di questa semplice attività. E, soprattutto, quanto sia semplice da svolgere e i risultati evidenti apportati al nostro corpo.
I primi benefici della dieta camminata
Nel corso di una recente interviste, le dottoresse Cordara e Avalle, hanno spiegato: “Non dobbiamo camminare come quando facciamo una passeggiata tra i negozi. In inglese si chiama fitwalking, è una camminata energica la cui velocità aumenterà ogni giorno un po’ di più se la pratichiamo con costanza, fino ad arrivare a 6-7 km/h. Camminare fa bene alla mente, all’apparato cardiovascolare e anche al nostro sistema articolare”. E poi: “Basta passeggiare 30 minuti al giorno per avere degli effetti benefici su tutto il nostro organismo, dal peso, alla mente, passando per il sistema cardiovascolare”. Dunque, non c’è bisogno di particolari attrezzature o altro, ed ha vari livelli, cose che la rendono indicata per tutte le età, ma anche per tutte le tasche. I primi benefici? Stimolando la circolazione aumenta l’ossigenazione nell’organismo e diminuisce la ritenzione idrica, come lo stress del resto.
Come funziona la dieta
Le dottoresse Cordara e Avalle, hanno spiegato che ci sono determinate indicazioni per la dieta della camminata. Dei consigli, certo, ma da prendere in considerazione, come ad esempio l’orario perfetto per la nostra camminata. Qual è? Le 6 del mattino, prima di colazione, è l’orario ideale. Hanno continuato nell’intervista: “Indipendentemente dall’orario, l’importante è comunque allenarsi. Ma la fascia oraria migliore è quella del mattino. A quell’ora infatti abbiamo dei picchi ormonali, in particolare del cortisolo e del GH, che ci faranno bruciare più grassi. Allenarsi a stomaco vuoto”.
Questa specifica dieta ha quattro fasi: “Si inizia con una fase depurativa, la più restrittiva, ma dura soltanto tre giorni. Si mangia poco (i carboidrati non sono consentiti) e bene e si cerca di non sovraccaricare fegato e reni. Poi si passi a una fase rieducativa, che dura 7 giorni, sono introdotti alimenti come uova, latte e derivati, cereali e legumi (ottimi i ceci neri ricchi di ferro e antiossidanti). Poi le ultime due fasi, consolidamento e mantenimento, sono presenti carni magre, salumi, alcuni formaggi e si aumenta la quantità di prodotti amidacei”.
La funzione fondamentale dell’acqua
Secondo le dottoresse, con questa dieta – fatta seguendo le regole previste – si potrà arrivare a perdere almeno 4kg al mese: “Gli effetti della dieta si vedranno quasi subito, inizialmente si perderanno ovviamente liquidi poi ci sarà una fase stazionaria, senza cali del peso, e poi si continuerà a scendere fino a raggiungere il peso forma. Ovviamente però bisogna tenere conto delle differenze che ci sono da persona a persona. Non tutti reagiranno allo stesso modo”.
E concludono: “Un paio di ore prima della camminata è consigliabile bere almeno 600-700 ml di acqua. Durante l’allenamento invece bisogna bere in media 250 ml di acqua ogni 15 minuti. E, attenzione, bisogna ricordarsi di bere anche al termine dell’attività fisica, anche se non si ha la sensazione di sete”.