Il Festival di Sanremo targato Amadeus è diventato il palcoscenico più importante del Paese. Non stupisce, dunque, che tanti stiano avanzando la propria candidatura. Come l’amatissimo attore romano: ecco di chi stiamo parlando.
Poche settimane dopo la fine del Festival di Sanremo 2022, la Rai ha annunciato di aver chiuso un accordo con Amadeus, in veste di direttore artistico e conduttore, anche per le prossime due edizioni.
Non poteva essere altrimenti, dato il grandissimo successo ottenuto nelle tre precedenti dal conduttore ravennate, che ha saputo dare alla kermesse del Teatro Ariston il giusto slancio, un connubio perfetto di show e gara.
Anche se mancano tanti mesi, Amadeus è già al lavoro per il regolamento della prossima edizione e potrebbero esserci dei colpi di scena. Quest’anno, ad esempio, su richiesta dei cantanti, è stata introdotta la possibilità di cantare un pezzo in lingua inglese nella serata delle cover. Ed iniziano a fioccare le autocandidature.
Le parole di Claudio Santamaria
Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, l’attore Claudio Santamaria ha parlato della sua carriera ed ha tirato in ballo il Festival di Sanremo 2023. Non tutti sanno, infatti, che l’attore di Lo chiamavano Jeeg Robot è anche cantante e musicista. Ha spiegato il marito di Francesca Barra: “Parteciperei a Sanremo? Sì, a occhi chiusi, perché è il mio grande sogno. Ci sono stato in passato per presentare dei film e una volta ho cantato De André con la Pfm: è un palco incredibile per l’emozione che provoca. Ci andrei per presentarlo e anche per cantare in gara”. E ancora: “Ho delle canzoni pronte. Ci lavoro da tempo ed è un progetto che vorrei prendesse forma a breve. La musica e il canto sono uno strumento potentissimo e mi piacerebbe realizzare presto un mio disco”.
La gavetta e lo studio
Claudio Santamaria, nel corso dell’intervista, ha poi parlato dei tanti giovani che lo avvicinano per dei consigli. Ha raccontato: “Ultimamente molti ragazzi mi chiedono: ‘Come faccio a sfondare nel tuo campo?’. Sfondati di lavoro e studio. Io studio da quando ho 16 anni e il mio obiettivo è sempre stato migliorare, approfondire, distruggere e ricostruire, andare in profondità”.
Ha concluso l’attore romano: “Il successo facile non può essere un obiettivo, il successo va guadagnato e deve essere sostenuto dalla fatica, sennò non dà soddisfazione. Vedo in tante persone una voglia di protagonismo e una fame di notorietà facile che mi lasciano sconvolto”.