Re Carlo III, a Palazzo comanda Camilla: le decisioni della Regina consorte

Diventato da poco Regina Consorte, si ritrova a Palazzo a non dover prendere le decisioni principali, infatti comanda Camilla e non Carlo III a Buckingham Palace: andiamo a vedere cosa accade ed i motivi di tale situazione.

Sono passati circa 2 mesi dalla morte della Regina Elisabetta, la quale regnava dal lontano 1952, quando arrivò al Trono, all’epoca il suo primogenito Carlo aveva solamente 3 anni.

Ben 7 sono stati i decenni trascorsi come erede al trono, fino all’8 settembre, quando in Scozia si diffusero le prime notizie sullo stato di salute della regnante, attraverso le quali si giunse al peggioramento delle sue condizione, fino all’inevitabile morte.

Nelle settimane successive, oltre ad elaborare il lutto, da parte del nuovo monarca si è dovuta gestire una situazione alquanto nuova, essere diventato il punto di riferimento della Monarchia britannica è un impegno probante a cui si è dovuto sottoporre, con tutte le difficoltà del caso.

Cosa è accaduto

Emblematiche le immagini in cui Carlo III si agita mentre la penna non scrive, con la moglie pronta subito a calmarlo, una delle tante situazioni nelle quali la Regina Consorte si rivela determinante negli equilibri all’interno della Famiglia Reale.

Lo dimostrano le ferme decisioni prese su come organizzare l’intero personale presente al Palazzo, scelte prese in piena autonomia da parte di Camilla Parker Bowles, in piena rottura con il passato e senza alcuna apparente influenza del marito Carlo in tali soluzioni da adottare.

Scelte ed organizzazione del personale

Da quando ha cambiato ruolo, Camilla non ha avuto problemi nel trascinare nei compiti della Famiglia Reale il personale a cui ha fatto fronte in precedenza, costituito prettamente da donne, a partire dalla sua segretaria e dalla sua vice.

Una causa, quella delle donne, su cui la Regina Consorte si è spesso battuta, tanto da far sparire la figura della dama di compagnia, come ne disponeva la Regina Elisabetta, in quanto Camilla non ne ha bisogno e le ritiene ormai fuori dal tempo, oltre al fatto di non essere remunerate. Anche altre sue collaboratrici sono di sesso femminile, e sul suo staff il nuovo Re sembra non avere alcuna voce in capitolo.

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