Da anni, oramai, abbiamo il piacere di accogliere nelle nostre case tutta la simpatia e la professionalità di Enzo Iacchetti. Lo storico conduttore di Striscia la Notizia, però, in un’intervista da lui rilasciata, si è lasciato andare al racconto del suo rapporto con la depressione.
Enzo Iacchetti, classe 1952, ha iniziato la sua carriera in qualità di attore comico, mettendo in gioco la sua simpatia, il suo talento e la sua professionalità. Tutte queste sue qualità hanno fatto sì che, negli anni, la popolarità di Enzo crescesse sempre di più, fino a essere considerato uno dei pilastri del mondo dello spettacolo italiano.
Oltre alla sua attività teatrale e cinematografica, infatti, Iacchetti è una delle colonne portanti di Striscia la Notizia, il tg satirico di Antonio Ricci che, dal 1994, conduce con il suo amico e collega Ezio Greggio.
La risata contagiosa di Enzino, dunque, ci accompagna da tantissimo tempo, ma dietro quel sorriso sempre stampato in volto si nascondono, in realtà, alcune sofferenze delle quali il celebre conduttore ha parlato nel corso di un’intervista da lui rilasciata.
Enzo Iacchetti e il rapporto con la depressione
La risata è un’arma potentissima. Essa, infatti, è in grado di infondere gioia e allegria in tutti coloro i quali ci circondano, ma è anche il modo perfetto per celare le nostre fragilità. Ecco, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Ragione, quanto rivelato da Enzo Iacchetti: “Prima della pandemia vivevo a pieno ritmo, non mi sembrava di avere 67 anni. Adesso, invece, mi sembra di avere molti più anni di quelli che ho. Vivo in solitudine e amo il silenzio. Strano, io che ho amato tanto la musica, ultimamente non riesco ad ascoltarla. Eppure la musica mi ha dato tanto, forse troppo. Che sia forse depressione? L’ho sempre avuta. Anche da bambino: ero vivace, ma non parlavo. Il palco per me è stato terapeutico. Tutti noi portiamo una croce, la mia è questo carattere”.
Un dolore vivo ancora oggi
Le esperienze che viviamo lasciano un segno indelebile dentro di noi, specie quelle che ci creano dolore e sofferenza. Nel corso della suddetta intervista, a tal proposito, Enzo Iacchetti ha ricordato la morte di suo padre: “È venuto a mancare quando avevo solo 21 anni. Tuttora ho un senso di colpa fortissimo, perché non andavo d’accordo con lui. Ero fissato con la musica e con le chitarre, e non pensavo alle difficoltà che ogni giorno affrontava. Con la sua morte sono andato molto in crisi“.
E a proposito del passato, in un’intervista rilasciata tempo fa a Silvia Toffanin nel corso di una puntata del programma Verissimo, Enzo Iacchetti ha affermato: “Per me il passato è passato, non esiste più. Non ci penso, altrimenti vado in depressione totale, perché nel passato ho fatto tante cose belle che so che non torneranno più”.